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Ambiente, formazione, associazionismo. Colloquio con Mario Mattioli
Napoli - Mario Mattioli, 5 5 anni, napoletano , dall’ottobre 2017 è presidente della Confitarma , associazione nella quale, in precedenza, ha ricoperto le cariche di vicePresidente e presidente della Commissione Education.

Napoli - Cortesia, disponibilità e una certa signorilità nel proporsi all’interlocutore non gli fanno difetto anche se, dietro l’aspetto garbato che rimanda all’immagine di imprenditore marittimo illuminato dalle solide basi culturali, idee e strategie da portare avanti sono ben definite. Mario Mattioli, 5 5 anni, napoletano ,dall’ottobre 2017 è presidente della Confitarma, associazione nella quale, in precedenza, ha ricoperto le cariche di vice Presidente e presidente della Commissione Education. E’ stato inoltre presidente di Assorimorchiatori e, tra le altre cariche che oggi ricopre, c’è quella di Vice Presidente dell’Accademia Italiana della Marina Mercantile. Lo abbiamo incontrato a Napoli negli uffici della CA.FI.MA. (gruppo armatoriale di famiglia che presiede ndr) e, più che una tradizionale intervista, ne è scaturito un colloquio sulla situazione attuale dello shipping italiano, il ruolo di Confitarma, la nascita di AssArmatori e le aspettative del sistema logistico italiano in attesa di capire come si evolverà la nuova stagione di una politica che, tutto sommato, si preannuncia ricca di incognite. In questo numero riportiamo gli stralci salienti e le riflessioni emerse durante l’incontro avvenuto agli inizi dello scorso mese di marzo.

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«Indubbiamente - esordisce Mattioli - quando c’è una divisione nella vita di qualsiasi realtà rappresentativa come Confitarma non è mai un buon segno». Detto ciò, nelle dinamiche interne di un’associazione, come del resto avviene nel mondo della politica, a volte sono i dettagli a fare la differenza. L’attuale presidente di Confitarma ricorda come la vicenda AssArmatori in un certo qual modo vada contestualizzata tenendo conto sia degli aspetti soggettivi che oggettivi. «Stefano Messina, al quale sono legato da stima e amicizia, sarebbe comunque stato un ottimo presidente di Confitarma»- commenta, sottolineando che l’associazione deve comunque essere inclusiva e mai esclusiva. «La nostra mission è quella di mantenere le condizioni affinchè le imprese che rappresentiamo possano essere operative in Italia». L’ottica associativa impone infatti che i benefici vadano a tutti ed è « francamente scandaloso che, oggi, le aziende produttive italiane, importino le merci attraverso i porti del Nord Europa».

Sul piano sdrucciolevole della nuova stagione politica, i temi strategici di Confitarma rimangono sostanzialmente ancorati ad una serie di richieste che mirano a garantire il peso e lo sviluppo dell’armamento italiano legato che non può fare a meno......clicca qui per l'articolo completo