22-02-2021

Royal Caribbean ha chiuso il 2020 con una perdita netta record di -5,78 miliardi di dollari

Atteso un risultato negativo anche nel 2021

L'annus horribilis dell'industria crocieristica, colpita dalle rovinose conseguenze degli effetti della pandemia di coronavirus, non ha certo risparmiato l'americana Royal Caribbean Cruises, numero due del mercato: «la pandemia di Covid-19 - ha ricordato il presidente e amministratore delegato della società, Richard Fain - sta avendo un impatto doloroso e profondo sul nostro mondo e sulla nostra attività. Senza dubbio - ha confermato - questa crisi è la più difficile nella storia della nostra azienda».
Certo Royal Caribbean, così come le altre società del settore, difficilmente dimenticherà un 2020 che il gruppo, che opera con i marchi Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Silversea Cruises e Azamara, ha archiviato con una perdita netta record di ben -5,78 miliardi di dollari rispetto ad un utile netto record di 1,91 miliardi ottenuto nell'esercizio annuale precedente. I ricavi hanno registrato un crollo del -79,8% essendo ammontati a 2,21 miliardi di dollari, di cui 2,03 miliardi accumulati nel solo primo trimestre meno colpito dalla crisi sanitaria, rispetto a 10,95 miliardi nel 2019. Più contenuta la flessione dei costi che si sono attestati a 2,76 miliardi di dollari (-54,4%). Il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -4,60 miliardi di dollari rispetto ad un utile netto di 2,08 miliardi nel 2019.
Lo scorso anno le navi della flotta del gruppo statunitense hanno ospitato 1,28 milioni di passeggeri (-80,5%), di cui la quasi totalità (1,24 milioni) nel solo primo trimestre quando ancora non si erano manifestati appieno gli effetti sull'attività del gruppo della limitazione alla mobilità decisa dalla gran parte dei governi mondiali per contenere la diffusione della pandemia.

http://www.informare.it/news/gennews/2021/20210256-Royal-Caribbean-risultati-4Q-2020.asp